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Furbetti del cartellino alla Città metropolitana di Reggio, in 18 a processo

Figuravano in ufficio, magari davanti al computer o alle prese con atti burocratici impegnativi, ma in realtà si trovavano da tutt'altra parte

Palazzo Alvaro sede della Città Metropolitana di Reggio

Sono 18 i dipendenti della Città Metropolitana di Reggio Calabria che sfileranno davanti al Gup Vincenzina Bellina il 29 settembre per l'udienza preliminare fissata a loro carico con l'ipotesi di accusa di assenteismo. Secondo la Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che ha condotto le indagini in sinergia con il Pubblico ministero Paolo Petrolo, gli impiegati dell'ex Provincia, con diversi profili di responsabilità, figuravano in ufficio, magari davanti al computer o alle prese con atti burocratici impegnativi, ma in realtà si trovavano da tutt'altra parte. Fuori da Palazzo “Corrado Alvaro” dove prestano servizio senza autorizzazione, né giustificazione.

L'accusa per tutti è di avere "con una pluralità di condotte attestato falsamente la loro presenza in servizio, entrando in sede con rilevamento elettronico mediante tessera magnetica mentre viceversa o ne uscivano poco dopo da uscite laterali non controllate e si assentavano di fatto dal posto di lavoro, ovvero non si recavano sul posto di lavoro ma la loro presenza veniva formalmente attestata da altri dipendenti che provvedevano a timbrare al posto loro".

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