È iniziata una corsa contro il tempo per salvare i fondi destinati alla riqualificazione del Lido comunale. Un’opera nel pantano che aspetta da troppo tempo una nuova vita dopo il durissimo braccio di ferro degli anni scorsi quando Palazzo San Giorgio aveva deciso per la demolizione e la ricostruzione della struttura. Un’idea questa fermamente respinta dalla Soprintendenza che alla fine, anche dopo un contenzioso amministrativo, la spuntò opponendo il vincolo storico.
Nessuna demolizione Archiviata la pratica della demolizione si virato su un restauro conservativo ma anche questo iter ha assunto nel corso del tempo contorni paradossali: solo lo scorso anno si partiti con procedure finalizzate a poter arrivare ai lavori. Ecco quanto scriveva la Soprintendenza a maggio 2020: «Un nuovo orizzonte per il Lido comunale».
Verifiche concluse Era il 10 maggio del 2020 quando il Segretariato. Il restauro finalizzato alla riqualificazione sarà conservativo, nel pieno rispetto delle tecniche costruttive e dei materiali storicizzati dell'epoca, con uno sguardo significativo alla funzionalità e alla fruibilità. Il piano di riqualificazione da 2 milioni di euro è stato approvato dal Mibact ed è stato vagliato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri».
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