«Da due servizi apparsi sulla stampa si è appreso che il Segretariato regionale per la Calabria del Mibac e la Soprintendenza Apab, a seguito di non meglio precisate “prescrizioni“pregnanti”, avrebbero incaricato un gruppo tecnico, interno alla Soprintendenza stessa, di rielaborare il cosiddetto “progetto Vitetta”, riguardante l’ormai molto noto intervento sulla storica piazza Giuseppe de Nava. Il tutto, sembra, allo scopo di garantire il mantenimento della sua “identità’”». Esordisce così Francesco Arillotta, presidente dell’associazione “Amici del Museo archeologico nazionale” nonché strenuo oppositore del progetto de quo.
Arillotta formula alcune osservazioni: «Se ciò rispondesse a verità, gli organi statali sopra indicati, promotori e sostenitori di quel progetto, avrebbero finalmente riconosciuto che esso non garantiva la tutela della preziosa identità della piazza, per come da sempre sostenuto da chi, come noi, avversa quel progetto, e avrebbero deciso di intervenire, accogliendo, implicitamente, le contestazioni piovute da tutte le parti. Secondo: quali sono le fonti e i contenuti di queste prescrizioni addirittura “pregnanti”? Chi scrive, nella qualità di presidente dell’associazione “Amici del Museo di Reggio Calabria”, ha chiesto formalmente agli organismi interessati, ai sensi dell’art. 9 della legge 241\90, in quanto “associazione portatrice di interessi diffusi ”, di essere opportunamente e doverosamente informato ma, ad oggi, nessuna risposta è pervenuta».
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