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Covid a Reggio, l’allarme di Macheda: "Non vaccinarsi è stupido"

Difficile per i contagiati uscire vivi dalla Terapia intensiva

Il primario della divisione Rianimazione del Gom di Reggio, Sebastiano Macheda

«Ormai, purtroppo, chi entra in Rianimazione covid, ha davvero poche possibilità di farcela». Esordisce così, senza mezzi termini, il primario Nuccio Macheda, dopo i decessi avvenuti nel suo reparto, che è una delle eccellenze della sanità reggina e calabrese. Poche volte, se non forse la prima in assoluto da quando il coronavirus si è affacciato nelle nostre vite, ci è capitato di vedere il primario della Rianimazione​ così sconfortato.​ «Stiamo provando tutti un senso di dolore;​ un fallimento personale e professionale, sapendo di non avere in questo momento dell’epidemia strumenti a nostra disposizione», ripete Macheda,​ riguardando i dati delle cartelle cliniche​ e non trovando né conforto né schiarite. Ammette: «Non era così nella prima fase. Una percentuale discreta di nostri pazienti, certamente tra le più altre di Italia, è​ stata in grado di​ superare i giorni più acuti dell’infezione per continuare la guarigione in altri reparti più leggeri. Ogni uscita dalla Terapia Intensiva diventava – ricorda il primario –, un inno alla speranza per un paese intero che affrontava la stessa prova di vita». Oggi, invece, tutto è diverso.

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