Il venti per cento in più di ingressi rispetto all’anno precedente per la Radioterapia del Grande ospedale metropolitano. È il bilancio a supporto della bontà del lavoro della squadra diretta da Said Al Sayyad, da sempre punto di riferimento per i pazienti oncologici che necessitano di trattamenti con radiazioni ionizzanti nella provincia reggina. «Grazie allo spirito di abnegazione da parte del personale medico, tecnico ed infermieristico, abbiamo implementato l’arco orario delle prestazioni radioterapiche in un intervallo che va dalle 7 del mattino alle 20 di sera. Va anche sottolineato – riconosce Said Al Sayyad – lo sforzo dell’Unità operativa di Fisica sanitaria, guidata con grande impegno e passione da parte del dott. Giuseppe Sceni, che ci sostiene con la realizzazione di piani di trattamento radioterapici con un livello sempre crescente di complessità». Aggiunge il primario: «Il Covid ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per il nostro sistema sanitario regionale, in relazione alla gestione dei pazienti oncologici. Sappiamo bene quanto sia radicata l’abitudine a migrare in altre regioni in cerca di risposte cliniche che si presume la sanità calabrese non sia in grado di fornire con lo stesso livello di efficacia. Il fenomeno che abbiamo riscontrato, come dimostrano gli accessi al centro che dirigo, è che con il protrarsi della pandemia, un numero progressivamente crescente di pazienti sceglie, anche per le note difficoltà connesse agli spostamenti extra-regionali, di curarsi nelle nostre strutture». Sullo sfondo, si profila un autunno ricco di novità relative alle prestazioni che il suo reparto sta offrendo ai pazienti oncologici.
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