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Assistenza sanitaria nelle carceri di Reggio. In arrivo altri ventisei medici

Il commissario regionale Guido Longo indica le linee guida per potenziare gli organici

Una veduta del carcere di Arghillà

Arriva un potenziamento dell'assistenza sanitaria nelle carceri reggine. Lo ha deciso il commissario ad acta al piano di rientro dal debito sanitario regionale calabrese Guido Longo con un decreto del 5 ottobre scorso. Medici in più per garantire le visite e l'assistenza per i detenuti e soprattutto la copertura totale in tutto il giorno. Un provvedimento necessario che adesso andrà a incidere sulla vita carceraria. Ma per vedere negli effetti attuato questo decreto bisognerà comunque aspettare gli adempimenti dell’Asp che dovranno arrivare per mettere in atto quanto deciso dal commissario Longo. Nello specifico per l’istituto “Panzera” che prevede una capienza massima di 182, al fine di attivare il servizio multiprofessionale integrato con sezione specializzata sull’“Osservazione Pschiatrica” per 24 ore sono previsti 7 medici, sempre a Reggio nel carcere di “Arghillà” che ha una capienza di 302 detenuti sempre per attivare il servizio multiprofessionale integrato per 24 ore e sempre con ulteriori 7 medici. Nel distretto reggino altri potenziamenti sono previsti sull’asse Palmi-Laureana che è un istituto di custodia attenuata. I due istituti dovrebbero avere una capienza massima rispettivamente di 139 e 37 e pure in questo caso l’atto mira ad attivare il servizio multiprofessionale integrato con l’aggiunta del medico di base per 24 ore che rende necessario assumere otto medici.

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