Per gli studenti del Liceo delle scienze umane e linguistico “Mazzini” di Locri i disagi non sono ancora finiti. A continuare a farli vivere in situazioni disagiate è la carenza di aule che, da alcuni anni, si registra nello storico istituto locrese, aule che sono insufficienti a coprire il fabbisogno delle classi attivate. La varietà e la qualità dell’offerta formativa della scuola ha prodotto negli ultimi anni un notevole incremento delle iscrizioni, e questo nonostante la scuola abbia adottato diversi strumenti di contenimento dei flussi in entrata, tanto che per l’anno scolastico 2021/2022,la popolazione scolastica è arrivata a ben 1130 studenti. L’incremento degli iscritti, ha reso più visibile e problematica la carenza di spazi che «anche a causa dei previsti, e mai avviati, lavori di adeguamento sismico –-ha sottolineato il preside dell’istituto Francesco Sacco –, che hanno comportato l’inaccessibilità ad una intera sezione dell’edificio scolastico, si sono ulteriormente ridotti». Oggi mancano ben 16 aule e circa 400 studenti non hanno un luogo ove poter frequentare le lezioni “in presenza”. Nonostante le comunicazioni, (il dirigente indica le date e il numero di protocollo), effettuate nei mesi di giugno, agosto e settembre, con le quali veniva segnalato per l’ennesima volta alla Città Metropolitana l’annoso problema che non permetteva il regolare inizio dell’anno scolastico. Ma al “Mazzini” «non è giunta alcuna adeguata risposta, se non l’impegno verbale a reperire, non più di 12 aule, presso altre sedi, comunque non immediatamente utilizzabili in quanto necessitavano di lavori di adeguamento».
Locri, al “Mazzini” mancano le aule. Corteo di protesta degli studenti
Ben 400 ragazzi del Liceo non sanno dove fare lezione in presenza
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