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Estorsioni a Reggio, la Dda chiude l’indagine “Mercato libero”

Nel mirino dei Carabinieri del Nucleo investigativo e del Pubblico ministero antimafia Sara Amerio 33 persone e un’azienda

Carabinieri

C’è il filone investigativo sul blitz estorsivo nel cantiere della “Paeco s.r.l.”, l'azienda lucana impegnata nella riqualificazione del quartiere Ravagnese con l’opera di collegamento viario sulle golene del torrente Sant’Agata; c'è la tranche di indagine scaturita dalle attività di video osservazione sulle opere di cantiere svolte dalla “Paeco” da cui sarebbero emerse una serie violazioni di natura ambientale consumate «nell’interesse ed a vantaggio della medesima, con la collusione della Direzione dei lavori» e il coinvolgimento di funzionari del Comune; e c'è il quadro d'accusa inerente il piano dei titolari della “Frauto s.r.l.” di mascherare la titolarità della nota concessionaria di autovetture a loro «perfettamente riconducibile» realizzando - secondo gli inquirenti - la manovra elusiva finalizzata a oscurare i capitali aziendali «nel timore di subire ulteriori provvedimenti in tema di misure di prevenzione patrimoniali»: sono quindi tre gli scenari d'accusa contemplati nell’inchiesta “Mercato libero” come si evince dall'avviso conclusione indagini preliminari, a firma del Pm Sara Amerio, notificato in questi giorni a 34 indagati.

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