Sono 130 i ragazzi che non risultano iscritti alla prima elementare nelle tre scuole campione che hanno sottoscritto il protocollo di intesa contro la dispersione scolastica “di base” promosso dalla Procura per i minorenni, insieme con il Comune, la direzione provinciale dell'Inps e gli istituti comprensivi “Bernardino Telesio”, “Radice Alighieri” di Catona-Arghillà e “Falcomatà-Archi”.
«Abbiamo aspettato l’inizio dell’anno scolastico per accertare se questi ragazzi si siano comunque presentati tra i banchi, anche senza iscrizione. Siamo in attesa delle risposte da parte delle singole scuole con le quali collaboriamo affinché l’istruzione primaria sia un diritto nei fatti – afferma il procuratore minorile Roberto Di Palma –. Ovviamente, se questo primo dato negativo dovesse essere confermato, procederemo a rigore di legge alle diffide, per come prevede anche la convenzione». Dunque, il protocollo è pienamente operativo sulla strada che porta ad attivare un circuito virtuoso fra istituti e pubblica amministrazione nel contrasto a una delle piaghe sociali più attuali e tristi che la cronaca giornaliera ci consegna. Eloquente, il recente caso che ha interessato la nostra città – ed ampiamente documentato dal nostro giornale – di ragazzi che si sono ritrovati per strada, durante l’orario scolastico, a giocare.
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