Klaus Davi nelle sue inchieste sulle ferrovie ha rispettato il diritto di cronaca tanto che perfino l’opponente gli dà ragione": è così che il giudice del Tribunale di Milano Aurelio Barazzetta ha archiviato la querela del boss Demetrio Logiudice nei riguardi del giornalista. Lo rende noto l’avvocato Francesco De Luca, legale del giornalista.
«Il boss di Sangiovannello - spiega la nota - non aveva preso bene l’inchiesta di Klaus Davi sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nelle ferrovie, partita con un video risalente al 27 luglio 2017 (prodotto da un'emittente locale reggina) in cui il giornalista intervistava un operaio che denunciava la presenza dominante e condizionante dei boss nella gestione delle società appaltatrici. In una serie di post e di video negli anni Davi ha fatto emergere uno scenario di acclarata illegalità. Per il giornalista - si legge - le società risponderebbero alla gestione di Gioacchino Riedo, una sorta di mediatore fra le cosche Tegano, De Stefano e Labate. In particolare, riferito a Demetrio Logiudice, Klaus Davi scriveva in un post incriminato come mai Demetrio Lo Giudice e altri affiliati lavorassero per le società delle ferrovie senza andare mai sul posto di lavoro, al pari di altri pesi massimi della criminalità organizzata».
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