Inutile girarci intorno. Nonostante il sindaco Giuseppe Falcomatà abbia sempre manifestato tranquillità sull’esito del processo Miramare, adesso dopo le richieste della Procura, il sindaco e tutta la politica comunale e metropolitana una strategia per il futuro almeno devono abbozzarla (ammesso che non sia stata già scritta e tenuta segreta). Il motivo è chiaro: Giuseppe Falcomatà in caso di condanna sarebbe sospeso dall’incarico per effetto della legge Severino. E la sospensione è velocissima (ne sa qualcosa Angela Marcianò che ha ricevuto l’atto dopo essere stata eletta, proprio nel giorno di insediamento del Consiglio comunale). Falcomatà, l’assessore Muraca, i consiglieri di maggioranza Giuseppe Marino (capogruppo Pd), Antonino Zimbalatti e Armando Neri (quest’ultimo anche vicesindaco della Metro City), oltre a Saverio Anghelone per la minoranza, sperano in un’assoluzione ma possono anche essere condannati. In questo caso si tratterebbe di una vera rivoluzione politica a distanza di un anno dalle elezioni a Palazzo San Giorgio e poi a Palazzo Alvaro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio