Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Bianco, 20 ghiri oltre ad armi e munizioni clandestine: in manette un 58enne del posto

I militari hanno rinvenuto i ghiri all’interno del giardino di casa, tutti ammassati all’interno di una gabbia, specie selvatica protetta, troppo spesso agli onori delle cronache per essere piatto prelibato su alcune tavole calabresi

A Bianco i carabinieri, nell’ambito di servizi volti alla prevenzione e repressione di reati in materia di armi, con il supporto dei militari delle Aliquote di Primo Intervento di Reggio Calabria, hanno arrestato P.M., 58enne del posto, per detenzione abusiva di armi e munizioni clandestine, furto e violazione della legge sulla caccia.

Nello specifico, a seguito di perquisizione eseguita dai militari dell’Arma, nel sospetto che potesse detenere armi all’interno della sua abitazione, sono state rinvenute ben nascoste, tre pistole, tutte perfettamente funzionanti, pronte all’uso e con il caricatore inserito. Inoltre, occultate all’interno del pollaio, sotto un cumulo di paglia, i carabinieri hanno scovato altre munizioni di vario calibro, 600 in totale.

Nel corso della medesima operazione, i militari hanno inoltre rinvenuto all’interno del giardino di casa, venti esemplari di ghiro, tutti ammassati all’interno di una gabbia, specie selvatica protetta, troppo spesso agli onori delle cronache per essere piatto prelibato su alcune tavole calabresi.
L’uomo, a seguito dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Quello descritto è solo l’ultimo rinvenimento, in ordine cronologico, di armi e munizioni, che si registrano nel territorio della Locride. Solo, nel settembre scorso, ricordiamo, sempre i militari della Compagnia di Bianco avevano arrestato a Casignana tre soggetti – padre e due figli – trovati in possesso di un arsenale di armi, una piantagione di marijuana e oltre 12 chili di hashish.

Sull'ennesimo sequestro di ghiri, specie la cui cattura e detenzione non sono consentite, interviene l'associazione antibracconaggio "Gruppo Adorno"

"Gli animali - si legge in una nota venivano allevati e ingrassati con ghiande, noci e castagne in attesa di essere macellati e destinati al consumo umano". Ora sono stati rimessi in libertà in ambiente boschivo.
Definiti "il piatto dei boss", nella provincia di Reggio il consumo dei ghiri è una sorta di celebrazione di un simbolo di potere. Portare piatti a base di ghiri in incontri organizzati per scambiarsi favori vuol dire legare gli altri con un patto al quale è difficile sottrarsi.
L'ultimo sequestro a Bianco fa seguito a quello effettuato dieci giorni fa a Delianuova dai Carabinieri della locale Stazione e dal Nucleo Eliportato Cacciatori Calabria, a conferma di quanto diffusa sia in Aspromonte, purtroppo anche nel territorio dell’omonimo Parco Nazionale, la caccia abusiva a questi piccoli mammiferi.
Il "Gruppo Adorno" ringrazia "per la preziosa attività svolta i militari della Compagnia dei Carabinieri di Bianco, da sempre attenti e sensibili ai temi della salvaguardia della fauna selvatica, degli ambienti naturali e della legalità".

Caricamento commenti

Commenta la notizia