Sono 100 le persone intercettate, 81 prese in carico, nel 95% dei casi si tratta di uomini, il 5% donne, e nel 75% di questi sono persone extracomunitari o comunitari non residenti. Questi i numeri del primo anno di attività dell'Unità di strada per persone senza dimora, attiva sul territorio comunale e messa in atto dalla cooperativa sociale “Vitasì”. Il progetto è stato finanziato attraverso un bando pubblico dall'Amministrazione comunale, assessorato alle Politiche sociali, grazie ai fondi Pon metro, e proseguirà anche per i prossimi due anni. Ieri nel corso di un incontro a Palazzo San Giorgio, l’assessore al ramo Demetrio Delfino, insieme al dirigente di settore Francesco Barreca, la responsabile del progetto Monica Moscia e il coordinatore del servizio Leo Pizzi, hanno fatto il punto sull'attività e sui prossimi sviluppi. Sono cinque gli operatori professionali, attivi tutto l'anno ed impegnati sul vasto territorio comunale reggino. Oltre a Pizzi sono coinvolti nel progetto: Domenico Bucarelli (mediatore culturale), Francesca Altomonte (orientatrice), Federica Crupi (psicologa) e Antonino Suraci (infermiere). La presidente della cooperativa è Vittoria Careri, mentre il responsabile è Giuseppe Surace. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio