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Non inquinarono i torrenti, assolti gli ultimi tre sindaci di Locri

Il giudice ha recepito le argomentazioni difensive assolvendo gli imputati

Tre sindaci, un commissario straordinario e due funzionari comunali di Camini sono stati mandati assolti con la formula “perché il fatto non sussiste” dalle accuse di danneggiamento e di abbandono di liquami provenienti da scarichi reflui.

Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Locri Andrea Bonato al termine del processo che si è svolto con le forme del rito ordinario e che ha riconosciuto l’insussistenza di elementi a carico dei sei imputati che sono stati mandati assolti. Si tratta dei sindaci di Camini, l’attuale Giuseppe Alfarano, e gli ex Anna Micelotta e Francesco De Agostino, della ex commissaria straordinaria del Comune Patrizia Adorno, e infine dei responsabili dell’Utc di camini Carmelo Daqua e Francesco Daqua.

Secondo l’accusa formulata dalla Procura di Locri gli imputati avrebbero concorso, nella qualità di ciascuno e limitatamente ai periodi di copertura delle rispettive funzioni, «danneggiare il corso d’acqua denominato vallone Rombolello, in località Stanò e quello denominato San Nicola, sito nell’omonima località del comune di Camini e le acque pubbliche naturalmente destinate a scorrere nel loro alveo«, nonché di avere «abbandonato in maniera incontrollata liquami provenienti da scarichi di reflui, urbani e non, convogliati nella condotta comunale e successivamente sversati, senza alcuna attività di depurazione».

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