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Emergenza rifiuti a Reggio, due le incognite: l’affidamento e la trasferenza

Martedì scade la convenzione per l’invio verso la Puglia

Il servizio di raccolta zoppica e la trasferenza arriva al capolinea giorno 30. Ancora una volta occorre aspettare che la Regione Puglia dia la disponibilità per smaltire i rifiuti prodotti nel territorio dell’Ato reggina. Operazione tanto costosa quanto necessaria visto che l’area metropolitana non dispone di una discarica e quelle presenti in Calabria (private) si avviano verso la saturazione. E non si sa quando gli scenari potranno cambiare. Attorno alla realizzazione della struttura di Melicuccà, l’unica discarica pubblica del territorio metropolitano si nutrivano le speranze di superare l’emergenza che da mesi sta mettendo in ginocchio i Comuni dell’Ato. Ma occorre attendere. E non solo per via del ricorso. Si aspetta che i tecnici formalizzino l’esito delle indagini che hanno condotto. Ma si lavora su più fronti. Perché secondo quanto previsto dal piano rifiuti della Regione Calabria, sull’area di competenza dell’Ato dovrebbero realizzarsi tre discariche, una per ogni fascia territoriale. Per la zona centrale c’è la partita aperta con la discarica di Comunia di Motta San Giovanni. La Regione pare determinata a non arretrare rispetto alla bonifica e alla riapertura. Il finanziamento per i lavori c’è. Si deve approvare il progetto definitivo e poi far partire la gara. E poi ci sarebbe la discarica dell’ecodistretto di Siderno. E anche su questo fronte la vicenda si complica. Perché per via dei ritardi della Città Metropolitana che avrebbe dovuto indicare un sito, la Regione ha provveduto a nominare un commissario ad acta.

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