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Boom di infezioni da virus sinciziale a Reggio. Profilassi unica arma

Parecchi casi anche in riva allo Stretto

Isabella Mondello

Stagione che cambia​ e nuovi problemi in arrivo con riguardo al mondo dei più piccoli così​ bisognoso di attenzione. L’importanza della profilassi ambientale nella prevenzione delle infezioni da virus respiratorio sinciziale (Vrs) viene rilanciata da Isabella Mondello, direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Gom,​ nonché presidente della sezione calabrese della Società italiana di Neonatologia (Sin). Proprio il Grande ospedale metropolitano è in prima linea sul fronte della profilassi farmacologica. «Consiste nella somministrazione mensile di un anticorpo monoclonale durante la stagione epidemica; da linee guida, è riservata – spiega il primario – solo alle categorie ad alto rischio; al Gom viene effettuata, per​ le specifiche categorie di neonati, con piano terapeutico, durante la stagione epidemica, presso l’ambulatorio di Neonatologia». Un passo indietro. «Parliamo della più frequente causa di infezione delle vie respiratorie nei bambini di età inferiore a​ 2 anni​ con una sintomatologia​ che può variare da una semplice infezione delle alte vie respiratorie ad una​ grave insufficienza respiratoria ipossiemica.​ ​ Il picco di incidenza è tra gennaio e febbraio; al Sud, di solito più tardivo, quest’anno – rende noto la Mondello – è giunto in anticipo, cogliendo di sorpresa molti operatori sanitari ed affollando precocemente le Terapie intensive neonatali». Anche al Gom i casi sono numerosi, tanti i pazienti in reparto affetti da Vrs.

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