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'Ndrangheta a Reggio, mano pesante sulla cosca Libri. Dodici condanne ed un'assoluzione

Secondo grado del processo con rito abbreviato “Theorema-Roccaforte”

Mano pesante anche in secondo grado nei confronti della nuova generazione della potente cosca di ’ndrangheta Libri, il gruppo capeggiato da Filippo Chirico (il genero del boss Pasquale Libri da cui ereditò lo scettro del comando della “locale” dopo il decesso dell’estate 2017) che dalla roccaforte di Cannavò (frazione collinare sud di Reggio Calabria) era riuscito ad espandersi anche in diverse aree della città.

La Corte d'Appello di Reggio Calabria ha inflitto 12 condanne (dieci rideterminate con lievi riduzioni rispetto al verdetto del Gup e due conferme) e disposta un'assoluzione nel processo con rito abbreviato “Theorema-Roccaforte”. Le pene più severe sono andate ai capi e dirigenti del gruppo criminale: Filippo Chirico, 19 anni di reclusione; Angelo Chirico, 11 anni e 4 mesi; Antonio Riccardo Artuso, 12 anni e 8 mesi; Gaetano Tomaselli, 12 anni e 4 mesi. Condannate rilevanti anche per Demetrio Morabito, 8 anni; Anita Repaci, 8 anni e 8 mesi; Domenico Ventura, 9 anni e 4 mesi; Maria Teresa Ventura, 8 anni; Salvatore Repaci, 5 anni e 4 mesi. Condanne minime invece per Bruno Caridi, 2 anni; Carmela Nucera, 1 anno e 4 mesi; ed Elisabetta Ferro, 10 mesi e 20 giorni.

I Giudici d'Appello hanno confermato l'assoluzione già disposta dal Gup per Pasquale Repaci, difeso dall'avvocato Lorenzo Gatto del Foro di Reggio Calabria. Le accuse sono, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, violenza privata e altri reati.

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