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Cis e Pon Metro, sguardo sul futuro a Reggio Calabria

Definiti gli interventi per il miglioramento infrastrutturale della città nell’ottica di una rigenerazione urbana. Previsti lavori da Catona a Trunca a 360 gradi su ambiente e servizi. Inserita nuovamente la riqualificazione del quartiere Candeloro

Il primo appuntamento con la sfida per lo sviluppo della città e dell’area metropolitana è arrivato. Scadono oggi i termini per la presentazione dei progetti da inviare a Roma per ottenere i finanziamenti dei Contratti istituzionali di Sviluppo. Uffici e giunta al lavoro per non farsi trovare impreparati sullo strumento che potrebbe davvero cambiare il volto alla città. I Cis sono strumenti mediante i quali il governo mette a disposizione investimenti che si sviluppano in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, che richiedono un approccio integrato; opere infrastrutturali di rilievo nazionale, interregionale e regionale, funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese. Essi si basano su accordi tra le amministrazioni centrali, quelle regionali e locali e i soggetti attuatori. Attraverso tali accordi, è possibile accelerare la realizzazione di opere ritenute strategiche e l'utilizzo dei Fondi strutturali europei, che possono finanziare gli investimenti dei CIS, oltre a risorse nazionali, tra le quali il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

Palazzo San Giorgio ha approvato una serie di provvedimenti volti a far accelerare l’iter sulla realizzazione delle opere e in particolare sono questi i progetti Pon Metro a valere sulle risorse del programma React-Eu: rinnovo parco mezzi amministrazione comunale con 1 milione di euro; riefficientamento energetico illuminazione pubblica 3,5 mln; rifunzionalizzazione dei quadri elettrici dei pozzi (due milioni); riqualificazione energetica impianti sportivi e annesso recupero delle strutture e esterne (1,5 mln); riqualificazione e sistemazione ambientale di piazza Martiri della rivolta 500.000 euro; verde pubblico - riqualificazione del lungomare di Catona con interventi leggeri di rigenerazione urbana (1,5 mln); bonifica e riqualificazione a verde aree dismesse Trunca, Rosario Valanidi, Santa Venere (due milioni); creazione di un parco natura a tutela e valorizzazione dell'area Sic di Catona e rigenerazione del campo sportivo adiacente (1,1 mln).

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