A due giorni dall’entrata in vigore della “zona arancione”, Taurianova si conferma al centro delle vicende Covid anche per l’azione di due presidi fondamentali nella lotta alla pandemia: l’Usca e il Centro vaccinale. Due “strutture” capaci di sforzi straordinari ma messe a dura prova dalla quarta ondata del virus, con il fisiologico carico di attese, polemiche e disservizi. Ieri pomeriggio, davanti all’ex ospedale “Principessa di Piemonte”, si è tenuto un nuovo drive-in per l’effettuazione di test molecolari. Oltre cento automobili in fila per uno screening che è andato avanti per oltre tre ore. Attesa prolungata anche davanti alle farmacie del territorio che somministrano tamponi antigenici. All’hub di largo Buzzurro, invece, le criticità stanno riguardando la gestione del flusso di persone richiedenti la profilassi. Da diversi giorni il servizio d’ordine per la gestione delle file sarebbe completamente saltato per carenza di personale. Le prenotazioni telematiche non vengono tenute in conto e la pressione alle porte genera ripetuti momenti di tensione, tra chi scavalca la fila e chi chiede il rispetto delle prelazioni effettuate sulla piattaforma ufficiale. In più occasioni, inoltre, dopo ore di attesa, numerosi cittadini sono stati respinti per carenza di dosi di vaccino. È accaduto anche domenica scorsa, tra le vibranti proteste dei presenti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio