«Devo all'umanità e alla professionalità dei medici di chirurgia generale, di chirurgia vascolare, della terapia intensiva cardiochirurgica del Gom, del Pronto soccorso di Locri e del dott. Domenico Giannetta che da Polistena non ci ha lasciati soli un momento, se oggi mio padre è ancora in vita. Insieme, sono la prova che la sanità calabrese, per quanto possa arrancare per una politica poco attenta, ha medici ed operatori sanitari preparati, competenti e sensibili». È la testimonianza di Maria Stella Chiera, avvocato. Lucida e con la forza della cultura che, soprattutto in momenti come questi, consente la giusta valutazione delle cose, la giovane donna è ben consapevole della gravità delle condizioni del padre, Aniello Cosimo, la cui vicenda di salute risale allo scorso dicembre quando d'urgenza parte da Stilo per il nosocomio locrese in preda ad una condizione fisica molto critica e con alle spalle già un intervento per un aneurisma rotto dell’aorta addominale. Ma, ugualmente, Maria Stella ha voglia di liberare l'animo e di coltivare la speranza che il padre possa tornare a regalare un sorriso ed abbracciare la sua famiglia. Quel piccolo miracolo è nel suo cuore, non semplicemente da custodire, ma da rendere pubblico.
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