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Reggio, chieste sette condanne dalla Dda per le nuove leve della cosca Libri

Terminata la requisitoria dei pm nel processo “Theorema-Roccaforte”

La frazione Cannavò di Reggio

Sette condanne per quasi 60 anni di carcere sono state richieste dalla Procura antimafia per i sette imputati del processo “Theorema-Roccaforte” che hanno scelto di essere giudicati dal Tribunale con il rito ordinario. I pm antimafia Stefano Musolino e Walter Ignazitto hanno chiesto al Tribunale presieduto dal giudice Fabrizio Forte (a latere Berardi e Me) di condannare a 19 anni di reclusione Stefano Sartiano; a 18 anni Domenico Pratesi; a 17 anni Domenico Sartiano. Pene più lievi i rappresentanti della Dda le hanno invocate per Saverio Nocera (4 anni e sei mesi) e per Caterina Angela Stivilla, Angela Pirrello e Maria Chirico (tre anni a testa). La parola adesso passa alle difese che già ieri hanno avviato le arringhe con gli avvocati Marco Gemelli e Carmelo Chirico; lunedì sarà il turno dell’avv. Lorenzo Gatto. Dunque, il processo ordinario sta procedendo verso la conclusione, mentre il troncone abbreviato – con molti più imputati – è già stato celebrato anche davanti ai giudici d’Appello. Nel processo “Theorema-Roccaforte” le ipotesi di reato sono, a vario titolo, associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, violenza privata e altro. Tra i diversi filoni accusatori l'imposizione del pizzo, a tappeto, ma anche una visione mafiosa «dinamica e moderna» portata avanti quasi con piglio “imprenditoriale” dalla cosca Libri grazie al cambio di marcia impresso dal reggente Filippo Chirico.

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