C’è una speranza in più che la situazione del cimitero di Condera possa sbloccarsi. I 160 lotti che sono stati costruiti nell’area nuova del camposanto potranno essere sfruttati temporaneamente al fine di poter dare un “degno” riposo alle 52 persone decedute e che attendono da settimane un posto. Questo quanto annuncia l’assessore comunale ai lavori pubblici Rocco Albanese. «La ditta che sta eseguendo i lavori ha consegnato i loculi mortuari che adesso si stanno numerando. Spero entro domani di iniziare con la collocazione delle salme al fine di liberare la chiesetta e la sala mortuaria del cimitero di Condera». Primo passo Si tratta del primo atto per restituire il decoro alle salme che aspettano da tempo la sepoltura. Ma c’è ancora da attendere per regolarizzare il tutto. Come si procederà? Il Comune ha fatto arrivare al cimitero altri due cassoni dove posizionare il materiale che è stato posto sotto osservazione della Procura che ha sequestrato una vasta porzione del camposanto. Per poter sbloccare la situazione serve bandire una gara per procedere con le estumulazioni dei defunti. Ma il Comune ammette che ci sono stati ritardi burocratici e questo ha fatto slittare tutto in avanti. Su questo però l’assessore Rocco Albanese aggiunge che in questi giorni si sta accelerando: «Entro 8-10 giorni si procederà con la gara e poi sarà richiesto il dissequestro dell’area». La denuncia del parroco Come ha dichiarato al nostro sito don Paolo Ielo, sacerdote della parrocchia Sant'Elia Profeta e cappellano del cimitero di Condera «la situazione è abbastanza seria perché da prima di Natale che non ci sono più le sepolture. La situazione sta diventando insostenibile ed attualmente ci sono 52 bare che devono essere ancora tumulate. Si stanno creando dei punti per poterle mettere anche in sicurezza e la cosa che chiaramente purtroppo sta avvenendo è che per fare delle benedizioni dobbiamo farle nel piazzale davanti perché la cappella è piena di salme. La città sta vivendo un momento brutto e dobbiamo dare dignità anche a chi è passato ad un'altra vita e dobbiamo avere rispetto per queste salme». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio