Tegola finanziaria sul Comune di Locri. Il giudice del Tribunale di Catanzaro, seconda sezione civile, ha dichiarato la Regione Calabria creditrice del Comune di Locri e, per l’effetto, ha condannato questo ultimo, in persona del legale rappresentante pro-tempore, al pagamento della somma di 10.356.290,15 euro oltre interessi. La sentenza pronunciata dal tribunale catanzarese è stata notificata all’ente locale a fine novembre ma se n’è avuta notizia solo negli ultimi giorni.
Il Comune di Locri, con causa civile iscritta nel 2016, aveva trascinato in giudizio la Regione Calabria, al fine di accertare, riconoscere e dichiarare la prescrizione del debito della somma imputata all’ente nell’allegato di cui al Decreto del dirigente di settore regionale del 30 dicembre 2015 e richiesta dalla Regione al Comune per la fornitura di acqua idropotabile relativa agli anni che vanno dal 1981 al 2004. In via subordinata il Comune aveva chiesto di dichiarare prescritte in favore dell’ente le somme dovute per il servizio di fornitura d’acqua fino al 3 ottobre 2000. E in via ulteriormente subordinata di dichiarare “non dovute da parte del Comune di Locri alla Regione Calabria la somma corrispondente al debito riconosciuto dall’Asl di Reggio Calabria al Comune di Locri per fornitura d’acqua idropotabile e pari a 5.146.403,89 euro ». Intervenendo nel merito la giudice Alessandra Petrolo ha dichiarato la domanda del Comune infondata e in quanto tale da rigettare: «E invero – si legge nella sentenza – sull’eccezione di prescrizione osserva il giudicante che nella fattispecie trova applicazione il termine breve quinquennale, trattandosi di corrispettivi da pagarsi ad anno e dei relativi accessori. Tanto chiarito, dalla documentazione prodotta dalle parti risultano una ricognizione di debito operata dall’amministrazione comunale con delibera di Giunta Comunale n. 140 del 23 aprile 1998 di approvazione piano di rateizzazione per fornitura di acqua periodo 1981/1997».
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