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Tendopoli di San Ferdinando, l’appello di Caritas e Migrantes

La tendopoli di San Fedinando

«Le istituzioni nazionali, regionali e locali intervengano con un provvedimento deciso e definitivo che garantisca dignità nell’accoglienza delle persone e che non sia più l’ennesima struttura emergenziale che diventa poi soluzione definitiva»: è l’appello della delegazione Caritas e della Commissione Migrantes della Calabria, ieri mattina in vista alla tendopoli- baraccopoli di San Ferdinando, guidati da mons. Giuseppe Schillaci (vescovo incaricato CEC Caritas-Migrantes) e da mons. Francesco Milito (vescovo di Oppido- Palmi), per esprimere solidarietà ai tanti lavoratori migranti presenti e alle tante realtà di base, ecclesiali e non, che sono impegnate per una risoluzione definitiva per il superamento dell’ormai atavica situazione di ghetto “infernale”. «Dopo l’ennesimo incendio che, nella notte di San Silvestro, ha avvolto nelle fiamme la tendopoli di San Ferdinando, con la distruzione di una ventina di baracche che per fortuna non ha causato nessun ferito o morto – evidenziano in una nota lo stesso mons. Schillaci, padre Bruno Di Domenico della delegazione Caritas Calabria e Pino Fabiano della Commissione Migrantes Calabria – è sempre più urgente programmare un intervento che miri al superamento di questa realtà con l’obiettivo di ridare dignità alle persone che, ormai da tempo, vivono in una condizione di marginalità inaccettabile».

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