Reggio

Lunedì 25 Novembre 2024

Le notti gelide degli "invisibili" a Reggio: in campo c'è solo la chiesa

Sono un centinaio e vivono ai margini. La strada è la loro casa, la notte cercano riparo spesso alla stazione, al Lido, alla Capannina, al Girasole. Ma quando come in questi giorni le temperature scendono diventa tutto difficile e dormire sotto un cielo stellato diventa un rischio concreto per la salute. Anche quest'anno l'inverno ha trovato impreparate le istituzioni. Ogni anno si parla di emergenza, ogni anno qualcuno di questi disperati finisce la sua corsa nel silenzio. Ma il gelo d'inverno è normale. Meno lo sono i ritardi e le inadempienze da parte degli enti locali. La città dello Stretto non può contare su una mensa pubblica, su un alloggio o un servizio che fornisca un tetto a questi invisibili. E così la Chiesa e il volontariato cristiano forniscono pasti, assistenza, ricoveri. La rete di aiuti corre attraverso diverse realtà. La cena è garantita dalla parrocchia della Candelora, poi di notte c'è la squadra dell'hepl center Casa di Lena che fa il giro della città per portare coperte, bevande calde, buste di viveri. Poi c'è chi chiede aiuto e va a bussare alle porte dei centri di accoglienza, posti in cui trovare un pasto caldo, un tetto, la possibilità di fruire di servizi e docce, ma anche di parole di conforto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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