Una seduta del Consiglio regionale sul “caso 106”: via libera della conferenza dei capigruppo, ieri, a Palazzo Campanella. «La riunione sarà calendarizzata a breve», fa sapere il presidente Filippo Mancuso, e sarà preceduta dall’audizione di tutti i soggetti interessati da parte della IV commissione permanente Ambiente e Territorio. L’occasione per una disamina a 360 gradi sulla “strada della morte”, partendo da un presupposto: nel Pnrr non è previsto alcun finanziamento per ammodernare e mettere in sicurezza la Statale Jonica. «La Calabria, su alcuni dossier strategici come la modernizzazione della Statale 106 ha necessità di segnali concreti da parte del governo», chiosa Mancuso. Per tutto il tratto calabrese, circa 400 km, servirebbe qualcosa come 4 miliardi di euro. La Regione, tramite il governatore Roberto Occhiuto, è in pressing sul governo. Ma la strada perché tutta la 106 diventi a due carreggiate, quindi a quattro corsie, è ancora tutta in salita. E intanto si contano le vittime: le ultime due, a Roccella, hanno risvegliato le coscienze. Soddisfazione per l’annuncio del Consiglio è stata espressa ieri sera dalla Uil, tramite il segretario regionale Santo Biondo: «È positiva ed importante la convocazione di una seduta sulla Strada statale 106. Da tempo non sospetto, infatti, riteniamo imprescindibile la realizzazione completa di questa arteria per lo sviluppo della Calabria. Era ora che sulla realizzazione di questa infrastruttura strategia per lo sviluppo e la coesione regionale, si avviasse un confronto e una discussione istituzionale. Bene ha fatto il presidente Mancuso a raccogliere le istanze provenienti da tante espressioni sociali del territorio. Adesso, ciò che urge è la comunione di intenti. Governo e Consiglio regionale, amministrazioni locali, forze sociali e produttive, tutti quanti, dobbiamo impegnarci nel chiedere al governo nazionale la realizzazione dell’intero tracciato della Statale 106. Se, infatti, riusciremo a far emergere a Roma il protagonismo della Calabria, riusciremo a portare a casa questo obiettivo. Come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte. Se non ora quando?». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio