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Aeroporto Reggio, la Filt Cgil plaude a Occhiuto ma chiede fatti

L’organizzazione sindacale denuncia i tanti errori commessi dalla politica sullo scalo

«”Sacal non ha mai investito fortemente sull’aeroporto di Reggio Calabria”: con queste poche parole il presidente della Regione Roberto Occhiuto fotografa una situazione reale che è stata sempre al centro dell’iniziativa della Filt-Cgil. Ma adesso si fermino le parole e si faccia parlare i fatti, perché il termine ultimo prospettato da Enac, Ministero e Regione era lo scorso 22 dicembre».
La Filt Cgil con Nino Costantino e Mimmo Laganà chiede chiarezza sulla società: «Quindi entro questa settimana o si concretizza la cessione a prezzo congruo delle quote dei privati alla Regione oppure si decida la revoca della concessione su Lamezia prima che la situazione precipiti. Si avvii dunque la costituzione di una nuova società che nella sua definizione futura deve tendere a rafforzare la gestione regionale a maggioranza pubblica (anche con l’ingresso della città metropolitana di Reggio) e con la presenza di privati del settore con il know how necessario. In questi anni il management aziendale ha abbandonato lo scalo reggino, portando i voli al minimo storico e con i lavoratori quasi tutti in part-time e in cassa integrazione a rotazione. ITA, poi, nel piano di riduzione nazionale ha posto anche i circa 35 dipendenti reggini ex Alitalia in cassa integrazione a zero ore. Negli ultimi 7 anni l’occupazione nello scalo reggino è diminuita dell’81%».

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