Il Museo del Mare attende... Da luglio si aspetta di sbloccare un cantiere che di fatto ha tanti vincoli. I primi sono di natura economica. Arrivato l’ok al decreto del Ministero dei Beni culturali con la registrazione del provvedimento per l’impegno di 53 milioni di euro, adesso si ragiona per procedere con il reperimento degli altri fondi necessari per evitare che l’opera parta e poi s’interrompa. Gli originari 53 milioni di euro, infatti, non bastano per terminare l’opera e per questo Palazzo San Giorgio è cauto nel lanciarsi in facili entusiasmi. Quindi è stata chiesta un’integrazione delle risorse necessarie per completare l’opera grazie ai contratti istituzionali di sviluppo e altri fondi governativi e regionali anche per il progetto di riqualificazione del quartiere Candeloro, che era stato ammesso ma non finanziato dal ministero delle Infrastrutture. Ma accanto a questi ostacoli di natura economica si è iniziato a lavorare anche dal punto di vista tecnico. Alcune delle aree dove dovrebbe sorgere il Museo del Mare sono infatti occupate da associazioni che operano nel settore portuale e una porzione insiste dove è stata realizzata la struttura dedicata al Nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Quindi è stata avviata un’interlocuzione con tutte le parti a vario titolo coinvolte. In parole povere i tempi saranno lunghi. In contrapposizione alla necessità, a livello nazionale, di andare veloci nella spesa dei fondi messi a disposizione dell’Unione europea.
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