Il progetto esecutivo ancora non c’è. I fondi per la realizzazione dell’isola ecologica nella zona sud della città potrebbero essere a rischio. Risorse con cui la Regione aveva finanziato su un versante il potenziamento della raccolta differenziata, sull’altro la realizzazione di una nuova isola ecologica. Già una volta arrivati alla scadenza per la firma della convenzione era stata prevista una proroga. Era il 2020. E anche alla luce dell’emergenza sanitaria era stato concesso più tempo all’Ente per provvedere. Alla luce dell’emergenza pianta organica che il Comune lamenta da anni, si era pensato anche di affidare la progettazione ad un esterno. Ma da allora nessun passo avanti sembra essere maturato. Eppure era stata individuata anche l’area in cui sarebbe stata realizzata questa seconda isola ecologica funzionale all’area sud della città. All’interno del perimetro che circonda l’impianto di depurazione di Ravagnese. Quindi anche le procedure degli espropri che spesso diventano lunghe e generano contenziosi sono state superate. Ma l’entusiasmo iniziale si è bloccato di fronte ai ritardi per la presentazione del progetto esecutivo e della lentezza burocratica. Da Palazzo san Giorgio rassicurano rispetto al rischio di vedere andare in fumo questo canale di finanziamenti. Un investimento di circa 350 mila euro di un più corposo pacchetto di risorse per sostenere la raccolta differenziata ed il riciclo. Attività che avrebbe dovuto quindi affiancare le attività dell’unica isola ecologica quella realizzata nell’area di Condera, centro di raccolta di materiali che ogni giorno accoglie materiali di diverso genere. E anche rispetto all’ampliamento dell’unica isola ecologica si registra uno stallo rispetto all’iter dei lavori previsti e finanziati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio