Basta promesse. Servono fatti concreti per garantire i servizi per i fragili. A lanciare l’allarme è uno degli educatori, Giuseppe Foti che spiega: «C’è una virtù che ha fatto la sua comparsa nel V secolo avanti Cristo e di cui si sono perse le tracce nel V secolo dopo Cristo. Il suo nome è parresia. Il suo significato è: “Dire la verità”. L’amministrazione comunale sembrerebbe proprio priva di tale virtù o per lo meno consegnata volutamente all’oblio (occhio non vede cuore non duole)». Argomenta Foti: «Mi scuserete se dopo tante promesse e incontri, in cui non avete saputo ancora trovare la soluzione per pagare i servizi resi dei centri socio educativi, mi permetto di raccontarvi la verità. I tanti disabili rischiano, ogni giorno che passa, di vedersi negato il diritto alla cura che le amorevoli e professionali educatrici dei centri socio educativi gli garantiscono, anche a discapito delle pressanti problematiche economiche a cui sono sottoposte per non aver percepito stipendi da oltre cinque mesi, se non qualche contentino da parte dell’amministrazione comunale».
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