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Reggio, centinaia di creditori si mettono in fila: l’Asp torna a sprofondare nell’inferno

Migliaia di debiti non pagati nel passato e poi “congelati” rischiano ora di affossare il bilancio dell’azienda

La sede dell'Asp di Reggio Calabria

È un’azione a catena. I creditori dell’Azienda sanitaria provinciale sono passati all’assalto. Un anno di blocco delle procedure esecutive per il Covid e poi l’ultima beffa del decreto “Milleproroghe” avevano stoppato le pretese dei creditori dell’Asp ma adesso tutto è stato sbloccato e, come prevedibile, il Tribunale amministrativo regionale è sommerso di procedure volte a chiedere l’esecuzione di decreti ingiuntivi anche datati (alcuni anche relativi a cinque anni addietro) con nomina dei commissari ad acta in caso di mancata esecuzione delle sentenze. Già 13 le cause iscritte a ruolo nell’udienza fissata per il prossimo 9 marzo; ma al di là del numero delle cause, questo rischia di provocare un’ulteriore voragine nei già disastrati conti dell’Azienda e soprattutto erode i fondi del bilancio. Una situazione che continua inesorabilmente a compromettere le attività di programmazione dei servizi dell’ente sanitario.

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