Reggio

Domenica 24 Novembre 2024

Reggio, marzo all’insegna della prevenzione nel Centro tutela della salute del donatore

Un centro polifunzionale in grado di offrire informazioni e consulenze di medici specialisti a tutti i donatori e ai cittadini del territorio. Un’attività ben definita nel quadro di un programma di lavoro che ogni mese metterà a disposizione dell’utenza il supporto di uno specialista sulle varie problematiche che riguardano la tutela della salute e il tema, sempre attualissimo, della prevenzione. È questo l’ambizioso percorso targato Adspem Fidas-AIL nato all’interno della nuova sede associativa territoriale, un bene confiscato alla ‘ndrangheta che la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha assegnato a queste importanti realtà associative. Attività che già nel mese di marzo prevedono una serie di incontri presso il Centro tutela della salute del donatore (nei giorni 9, 11, 15, 18, 22 e 25 marzo, Via Manfroce Traversa privata 93/F, info al numero: 0965-24341) per consulenze gratuite riguardanti la prevenzione e la cura dell'anemia. I dettagli del progetto “Tutela della salute del donatore e del cittadino”, sono stati illustrati a Palazzo “Corrado Alvaro” nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Sindaco metropolitano f.f., Carmelo Versace, i vicepresidenti di Adspem Fidas, Pinuccia Strangio e Rocco Gangemi, il consigliere AIL, Antonio Giovanni Marino e l'ematologa, Franca Ronco. “Oggi scriviamo una bellissima pagina di sinergia e di concreta collaborazione fra istituzioni e associazioni del territorio”, ha detto il Sindaco f.f. Versace, “un cammino avviato nel 2018, su impulso del Sindaco Giuseppe Falcomatà, nel quadro di un complesso iter riguardante l’acquisizione di questo bene da parte della Città metropolitana e che oggi si conclude nel migliore dei modi attraverso la realizzazione di un progetto che, ne siamo certi, potrà avere ricadute positive per la nostra comunità. Sappiamo quanto la rete dei servizi sanitari alle nostre latitudini sia sofferente e sappiamo inoltre quanto l’emergenza Covid abbia inciso negativamente sull’attività di screening e monitoraggio, pertanto crediamo che anche questi presidi possano svolgere un ruolo chiave a supporto, in particolare, delle fasce più fragili della popolazione. E auspichiamo che questa sede possa anche affermarsi come valido centro di formazione per il territorio e per tanti giovani professionisti. Come Città metropolitana, - ha poi concluso l’inquilino di Palazzo “Alvaro” -  siamo orgogliosi di poter collaborare al fianco di Adspem Fidas e AIL che sono, è bene ricordarlo, realtà ormai istituzionali del nostro territorio per le grandi capacità progettuali e di proposta dimostrate negli anni affrontando problematiche di carattere sanitario e sociale”. Per Adspem Fidas e AIL si tratta del primo evento nella nuova sede, ha spiegato la presidente Strangio, “e abbiamo deciso di iniziare parlando di anemia, una problematica serissima che riguarda in particolare le donne. Con la dottoressa Ronco avremo un mese di marzo ricco di incontri per affrontare al meglio questo problema di salute che è assolutamente risolvibile e che consente peraltro la donazione del sangue, altro tema su cui vogliamo tenere alta l’attenzione specie in questo momento storico in cui si registra una drammatica carenza di donatori”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’AIL per bocca del dottor Marino che ha inoltre messo in rilievo la centralità della cura del donatore, “e la necessità di raddoppiare gli sforzi per far fronte alle problematiche ematologiche. È una giornata importante che segna un passaggio fondamentale, ovvero la rigenerazione di un bene confiscato che torna nella disponibilità delle associazioni e diventa strumento e luogo di utilità sociale e di promozione della salute".

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