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Il professore Russo: "L’Alta Velocità? Basta bugie"

«L’obiettivo dell’AV nel Mezzogiorno non è quello di dare un pennacchio a calabresi e siciliani, bensì di abbattere i tempi di percorrenza. Pensare di portare treni veloci in montagna è una follia»

L'intervento di Francesco Russo, Ordinario di Ingegneria dei Trasporti all’Università di Reggio Calabria

"Si parla nel dibattito pubblico di un lotto ferroviario, Battipaglia-Romagnano, definito come appartenente alla linea Salerno-Reggio Calabria. Confrontando le coordinate geografiche (Wikipedia) di Battipaglia e di Romagnano si scopre che Romagnano è più a Nord di Battipaglia. I cittadini calabresi e siciliani, dunque, rimangono sorpresi nel vedere che una linea che dovrebbe andare da Salerno verso Sud, invece parte da Battipaglia e va verso Nord, ed ancora più sorpresi leggendo che una linea che dovrebbe partire da Salerno invece non parte da Salerno, ma da Battipaglia. Cioè il tratto Salerno-Battipaglia non si realizza.
L’obiettivo dell’Alta Velocità al Sud, non è quello di dare un pennacchio a calabresi e siciliani facendo arrivare i treni FrecciaRossa o i treni Italo, dato che i treni ETR500 arrivano a Reggio Calabria sin dal 1989. L’obiettivo è abbattere i tempi di percorrenza. Invece di parlare di linee ad Alta Velocità più correttamente dovremmo parlare di linee ad “Abbattimento del Tempo”. Il tema fondamentale non è “se” costruire una ferrovia ad Alta Velocità, ma “quale” Alta Velocità ferroviaria costruire. È quindi necessario vedere: quali sono gli obiettivi ed i fattori strategici dell’Alta Velocità; qual è la proposta ministeriale e quale è la proposta alternativa (tecnologia e tracciato), fatta dai cittadini, che non viene considerata ed approfondita nei documenti ministeriali; ed infine quali sono gli impatti delle due proposte sulla sostenibilità".

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