Il progetto definitivo c'è. Il Conai ha recepito le istanze dei Comuni ed ha apportato gli aggiustamenti. L'Ato reggino ha il suo piano d'ambito. Il documento che rappresenta una sorta di magna carta delle filiera dei rifiuti.
Una mappatura del territorio dei 97 Comuni che vengono divisi in 5 Aro (ambito di raccolta ottimale): una Reggio città, due per l'alto e basso ionio e due per la fascia tirrenica. Un passaggio importante nella riforma che sta ridisegnando un sistema. Piano che è stato condiviso con i rappresentanti dei Comuni nel corso di un incontro in cui il sindaco metropolitano facente funzione, Carmelo Versace, il consigliere delegato all'ambiente Salvatore Fuda e il dirigente del settore, Vincenzo De Matteis. L'iter, questo è l'auspicio dei vertici della Città Metropolitana, si dovrebbe chiudere entro il mese di marzo. Il documento adesso dovrà essere inviato alla Regione per la verifica di conformità e poi passare dalla conferenza metropolitana (che dopo lo stop imposto dall'emergenza sanitaria) potrebbe di nuovo essere convocata e infine dal Consiglio.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia