Liquidazioni di indennità ai dipendenti, ritardi nei pagamenti, mancate costituzioni in giudizio con decreti ingiuntivi da pagare e che hanno fatto lievitare gli esborsi a carico dell’ente sanitario. C’è di tutto e di più all’esame della Corte dei Conti sulle vicende che stanno interessando l’Azienda sanitaria provinciale, ancora senza bilanci approvati dal 2013 al 2018. Dopo anni di buio, quello che è successo all’Asp è da qualche tempo in agenda della magistratura ordinaria e contabile. E proprio in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti sono stati forniti alcuni dati che confermano ancora una volta il quadro drammatico che si vive all’Asp. Indennità “impazzite” Vi è una contestazione da 15 milioni per la provvisoria di percezione indebita delle “indennità di risultato” e della “produttività” da parte del personale dirigenziale e di comparto. L’invito è stato notificato a 8 dirigenti dopo l’informativa della Guardia di Finanza. Nella relazione della procura contabile è stato ricordato anche un invito a dedurre su un presunto danno di oltre 21 milioni 505 mila euro. La vicenda riguarda sistematici ritardati pagamenti dell’Asp ancor dopo i decreti ingiuntivi non opposti fino alla nomina del Commissario ad acta designato dal Tar in sede di giudizio d’ottemperanza. Si tratta di un danno - per interessi maturati dopo la notifica del decreto ingiuntivo e spese ultronee - complessivamente notevole, ammontante a oltre 21 milioni di euro, contestato ai dirigenti dell’Ufficio legale e dell’Ufficio finanziario. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio