«Troppo complessa e altrettanto drammatica è la situazione in cui vivono i residenti, gli operatori turistici e gli stabilimenti balneari che si affacciano sul litorale della zona sud della città, individuati nella zona di Pellaro, Bocale I e II, ricomprendendosi la fascia costiera che si spinge fino a Lazzaro, Capo d’Armi e Riace Capo, per rimanere impassibili e distaccati di fronte all’inesorabile avanzare dell’erosione che sta mettendo a repentaglio non soltanto le abitazioni di tanti cittadini che hanno scelto quelle zone per dimorare , ma soprattutto i tanti operatori del settore balneare e turistico alberghiero che in vista della stagione estiva non intravedono prospettive favorevoli per la ripresa della loro attività economica». È quanto afferma Pasquale Imbalzano, coordinatore politico di “Coraggio Italia” del Capoluogo della Città Metropolitana ed ex consigliere comunale. Lo stesso poi aggiunge: «Benché queste località siano tra quelle che possiedono i più suggestivi arenili che il nostro territorio può esprimere in termini di bellezza naturale e paesaggistica, meta ogni estate di tanti visitatori reggini e non solo, tuttavia non sufficientemente valorizzato dalle istituzioni sotto il profilo turistico, non può essere accettata la fase di stallo che registriamo rispetto all’ineludibile programmazione e cantierizzazione delle azioni di difesa costiera, proprio adesso che le circostanze imporrebbero al Comune di Reggio e alla Città Metropolitana il dovere politico di intervenire sia per non far ricadere sulla stagione estiva i disagi tecnici della realizzazione delle opere, ma soprattutto per offrire una risposta efficace rispetto a eventi climatici e mareggiate degli ultimi giorni che stanno inesorabilmente distruggendo quella minima parte di arenile che era rimasta fruibile». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio