È “giallo” sui lavori di efficientamento dei pozzi di contrada “Gillè”, zona rurale alla periferia sud della città ricca di sorgenti ormai inutilizzate da circa sette anni. Ben 500mila euro l’importo finanziato dai “Patti per il Sud” per degli interventi sulla rete idrica che consentirebbero al Comune di sganciarsi definitivamente da Sorical ma che non è chiaro se siano stati avviati oppure no. In occasione della giornata internazionale dell’acqua abbiamo effettuato un sopralluogo con Luciano Mangione e Santo Bagalà, esponenti del movimento politico culturale “Insieme per Gioia”, particolarmente sensibile alla tematica ambientale, e, coincidenza, ci siamo imbattuti in una “colonna” di mezzi pesanti -pale meccaniche e trattori- che rientrava dal bacino anche se non ci siamo accorti di alcuna area di cantiere delimitata con gli appositi cartelli né si ha notizia di determine per la consegna dei lavori. Sta di fatto che la zona è stata ripulita quasi per intero da tutta la lussureggiante vegetazione che la circondava al punto che quella che fino a qualche giorno fa poteva essere considerata una splendida oasi naturale, ricoperta non solo di canneti ma anche di alberi di leccio e macchia mediterranea, e probabile rifugio di fauna tipica come volpi, tassi e cinghiali, è apparsa alla stregua di un paesaggio lunare, raso al suolo. Quando forse sarebbe bastato tracciare solo un percorso. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio