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Quattro rumeni sono rientrati in Italia ed arrestati. Uno di loro era ricercato dalla Dda di Reggio

Sono rientrati oggi in Italia dalla Romania all’aeroporto di Ciampino quattro cittadini rumeni ricercati dall’autorità giudiziaria italiana ed arrestati grazie alla collaborazione con il Dipartimento della pubblica sicurezza, attraverso il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) della Direzione centrale della polizia criminale guidata dal prefetto Vittorio Rizzi.

I quattro sono: C.O., 34 anni, arrestato dalla polizia rumena sul treno Brasov-Budapest il 30 gennaio, ricercato dalla Dda di Reggio Calabria per istigazione e sfruttamento della prostituzione; P.M., 54 anni, arrestato il 17 febbraio a Craiova delle unità Fast (Fugitive active serching team) rumena e italiana perchè destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dal gip di Milano per associazione a delinquere finalizzata alla truffa come membro di una organizzazione tesa a favorire l’indebita percezione del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza da parte di persone prive dei requisiti (l'organizzazione di cui l’uomo era elemento di spicco ha incassato oltre 20 milioni di euro, mentre le domande falsificate depositate ma non ancora deliberate avrebbero consentito una ulteriore perdita per le finanze italiane di ulteriori 60 milioni); R.G., 36 anni, arrestato l’1 marzo a Tergoviste grazie all’intervento del Fast rumeno attivato dall’omologo italiano in quanto ricercato dall’autorità giudiziaria di Roma nell’ambito di una vasta operazione denominata «Scacco alle torri», condotta dai Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, con il supporto per la parte internazionale dello Scip, con l’emanazione di 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti appartenenti ad una organizzazione specializzata nella commissione di furti seriali in appartamenti e negozi; P.I., 36 anni, arrestato il 22 febbraio dalla polizia di Iasi poichè ricercato dall’autorità giudiziaria italiana per furto aggravato. All’arrivo gli arrestati, scortati da personale dello Scip, sono stati presi in consegna dalla Polizia penitenziaria.

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