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Reggio, “Hermes” e la riscossione coattiva: pronto il ruolo per i primi 30 mln

Gli scenari e le prospettive della società di servizi del Comune

L'esterno della sede della Hermes, società partecipata del Comune di Reggio

Il primo lotto di riscossione coattiva per 30 milioni di euro di evasioni è pronto. Operazione con cui iniziare a rimettere ordine nei conti e arginare un fenomeno che negli anni ha impoverito le casse comunali per centinaia di milioni di euro. Vicenda emersa nel corso dell’audizione dell’amministratore unico della società, avvocato Giuseppe Mazzotta nelle commissioni consiliari, Controllo e garanzia e Bilancio.
Un appuntamento in cui fare il punto della situazione rispetto alle attività della società pronta per partire con il primo lotto di riscossione coattiva. Operazione che sta per entrare nel vivo e proprio in questa fase pare che l’orientamento della burocrazia comunale, sia quello di affidare l’operazione ad Equitalia. Un tentativo già adottato in un’altra stagione amministrativa che però non aveva portato brillanti risultati. Mentre la società è impegnata con una profonda riforma che non risparmia l’aspetto logistico, il Comune dopo 15 mesi non ha ancora maturato una scelta rispetto alla sede visto che quella attuale è inadeguata. Un problema certo non improvviso che potrebbe anche essere risolto e quasi a costo zero per l’ente. Sono state prese in esame diverse ipotesi, ma la soluzione ancora tarda ad arrivare.
In commissione è stato riportato anche l’epilogo della vertenza. Tre sentenze che confermano come condotta della Hermes sia stata corretta.

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