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Case popolari, cortocircuito istituzionale a Reggio. Bloccate le assegnazioni d’emergenza

Un problema burocratico tiene in ostaggio da mesi tante famiglie ormai disperate

«Dopo 10 mesi dalla pubblicazione della graduatoria definitiva di emergenza abitativa ( 22 dicembre 2020), il Comune continua a non assegnare gli alloggi ai 28 nuclei familiari vincitori che si trovano da tempo in gravi condizioni abitative». Questo quanto scriveva a ottobre del 2021 “Un Mondo di Mondi” in relazione alla stasi nella procedura di assegnazione delle case popolari in regime di emergenza. Si tratta, ricordiamo, dei provvedimenti di assegnazione temporanea di alloggio temporanea basati sulla legge regionale numero 32 del 1996, articolo 31, che prevede la possibilità di riservare un’aliquota di alloggi disponibili per l’assegnazione, al fine di far fronte a specifiche documentate situazioni di emergenza abitativa. E in effetti le domande giacenti da tempo a Palazzo San Giorgio erano parecchie. Ma dopo la verifica della commissione quelle risultate ammissibili erano risultate essere appunto solo 26. Numero assolutamente risibile e comunque inconciliabile con la domanda di case popolari che c’è in città.
Peccato però che neppure queste richieste di case in via provvisoria. Il motivo è emerso dopo tempo e per caso nel corso di un giudizio di una cittadina che tendeva a ottenere l’assegnazione dell’alloggio con questa procedura. In sostanza il piano del Comune è rimasto fermo in quanto la quota di riserva prevista dall’articolo 31 della legge regionale non è stata ritenuta congrua dalla Cittadella che ha chiesto una riformulazione della stessa.

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