Reggio

Domenica 28 Aprile 2024

Reggio, inchiesta Mediterranea: assegni per i “casi umani”

Uno scorcio dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria

L’Università Mediterranea nella polvere. Le gravi accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Reggio devono ancora essere provate e tutti gli indagati, allo stato, devono essere considerati presunti innocenti, tuttavia il gip Vincenzo Quaranta annota nell’ordinanza, con cui ha disposto varie interdizioni per il Gotha della Mediterranea, di «ritenere dimostrato come presso l'Ateneo reggino il sistema di “reclutamento”, in questo caso degli assegnisti, risponda a logiche clientelari e di favoritismo, tradendo i principali obiettivi che deve perseguire il mondo universitario, che sono segnati dalla legge 240/2010. Il sistema deve anche occuparsi dei cosiddetti "casi umani" e trasforma l'Università da accademia di ricerca in un mero ente di assistenza/beneficenza». Le conversazioni captate dalla Guardia di Finanza hanno fatto emergere come «la regia di tale sistema sia in capo al pro Rettore vicario Pasquale Catanoso e al rettore Marcello Zimbone, i quali devono ripartire le risorse tra i diversi dipartimenti ìn modo tale da garantire precisi equilibri interni, ma anche ai due principali Dipartimenti Digies e Architettura. L'articolo completo potete leggerlo nell'edizione cartacea - Calabria

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