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Il Comune di Reggio non paga, Castore lunedì si ferma

L’amministratore delegato l’ha annunciato ai vertici di Palazzo San Giorgio

Tanto tuonò che piovve. Castore, la società in house e fiore all’occhiello del Comune, ha annunciato ai vertici di Palazzo San Giorgio «la sospensione delle attività non involgenti servizi essenziali e di pubblica incolumità» a partire da lunedì. Il dott. Stefano Sofi, amministratore delegato di Castore, ha scritto a tutti i dirigenti dei settori del Comune, al direttore generale Demetrio Barreca, al sindaco ff. Paolo Bruneti, all’assessore alle partecipate Francesco Gangemi, all’assessore al Bilancio Irene Calabrò, all’assessore alle manutenzioni Rocco Albanese e ai consiglieri delegati Mario Cardia, Giuseppe Cuzzocrea e Francesco Barreca per avvisarli che, così stando le cose, per Castore diventa impossibile andare avanti.
Scrive Sofi: «Facendo seguito alle precedenti note, nelle quali portavamo a conoscenza dell'amministrazione la gravissima situazione finanziaria in cui versa la Società, e considerando che le stesse sono rimaste del tutto inevase, e che l’esposizione creditoria nei confronti del Comune è aumentata, cosi come per converso l’esposizione debitoria nei confronti dei fornitori e dei dipendenti si è aggravata, rendendo sostanzialmente impossibile l’approvvigionamento delle materie prime necessarie per lo svolgimento ordinario del servizio, si comunica che lunedi 9 maggio 2022, le attività di pertinenza della scrivente società verranno sospese sino alla normalizzazione dell'esposizione finanziaria, in termini sostenibili ed idonei a soddisfare le legittime pretese dei lavoratori e dei fornitori strategici. Si rappresenta, inoltre, che verranno garantiti i soli servizi essenziali e quelli involgenti la pubblica incolumità con il presidio minimo disponibile di mezzi e uomini».

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