Il Tribunale (De Pasquale presidente, lori e Costantino a latere) ha posto fine con una pronuncia ampiamente assolutoria alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto nell’ultimo decennio i vertici del Consorzio per lo sviluppo dell’area industriale di Reggio Calabria, oggi soppresso e confluito nel Corap.
Il collegio giudicante ha ritenuto prive di fondamento le plurime denunce per abuso d’ufficio e tentata truffa avanzate da un dirigente dell’allora Asi nei confronti dell’ex comitato direttivo del Consorzio Area sviluppo industriale, in merito alla mancata nomina dello stesso quale direttore generale. Una vicenda per la quale era stata aperta una inchiesta e si è arrivati al processo che adesso però si è concluso con una pronuncia di assoluzione per gli imputati.
Ogni accusa, infatti, è stata ritenuta infondata dal Tribunale il quale ha sentenziato che gli addebiti e i fatti ascritti a Giuseppe Gentile, già presidente dell’Asi, e agli ex componenti del comitato direttivo, Nicola Gargano e Rocco Albanese (oggi assessore comunale ai lavori pubblici), non sussistono. È emersa, infatti, la piena legittimità dell’operato dei predetti ex amministratori del Consorzio Asireg che, invece del denunciante, avevano nominato un altro direttore generale dell’Asi sulla base di una valutazione ritenuta oggettiva dei titoli posseduti da quest'ultimo e nel pieno possesso delle loro funzioni. Circostanza questa che allora fu fortemente contestata dall’aspirante che aveva fatto partire l’indagine confluita nel processo adesso concluso.
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