Sei vite umane spezzate, 36mila ettari di bosco andati in fumo, 250 incendi in una sola giornata: sono solo alcuni dei numeri della drammatica stagione 2021 citati dal presidente della commissione regionale anti-’ndrangheta, Giuseppe Gelardi, nell’introdurre la seduta congiunta con la commissione agricoltura e foreste, guidata da Katya Gentile, sul delicatissimo – e sempre attuale – tema dei roghi estivi. Ad entrare nel merito è stato l’assessore Gianluca Gallo, che ha ribadito «i numeri impressionanti degli incendi verificatisi in Calabria l’estate scorsa», tali da aver determinato «l’utilizzo di tutti gli operai forestali a presidio del territorio con funzione di deterrente per azioni dolose». Oggi è in atto una convenzione con i Vigili del fuoco per lo svolgimento di attività di prevenzione e repressione, che prevede, in particolare, anche l’installazione di fototrappole. Ma resta il problema dell’organico: «Il personale addetto alla forestazione – ha riferito Gallo – è costituito da circa 4.000 unità, distribuite in maniera disomogenea sul territorio regionale e, in gran parte, con un’età avanzata, tale da comportare spesso l’inidoneità a mansioni pesanti, quali, appunto, quelle di controllo antincendio, con le inevitabili problematiche che ciò comporta». Alcune misure, nei mesi scorsi, sono state già adottate dalla giunta regionale, in particolare con l’individuazione di soggetti che svolgano il monitoraggio e la prima azione di spegnimento, «da attuare – ha detto l’assessore – con il coinvolgimento di Vigili del fuoco, Calabria Verde, Corpo nazionale dei Carabinieri forestali, Parchi nazionali, associazioni di imprenditori agricoli, venatorie e volontariato, a cui affidare la tutela di porzioni di territorio attraverso la previsione di meccanismi di premialità, così come per l’attività degli operai forestali». Sul fronte della dotazione organica, il piano dei fabbisogni – elaborato nel 2021 da Calabria Verde – prevede l’assunzione di circa 1500 unità, ritenute indispensabili «per fronteggiare i compiti attribuiti». Tutto ciò, però, a fronte di esigue risorse finanziarie previste per il settore della forestazione, pari a 10 milioni di euro che gravano sul bilancio dello Stato, a cui si aggiungono 56 milioni di euro del bilancio regionale, rispetto a costi del settore «molto più elevati». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio