Reggio

Sabato 23 Novembre 2024

Reggio, i debiti dell’Asp fanno deflagrare il sistema

Mercoledì davanti al Tribunale amministrativo regionale arriverà un altro filone di ricorsi contro l’Azienda sanitaria provinciale per pagamenti mai saldati e con la contestuale richiesta di nomina di commissari ad acta per prelevare le somme dai bilanci (ancora non approvati). I giudici del Tar adesso dopo l’innovativa sentenza dei mesi scorsi con la quale era stata disapplicata una norma del decreto “Mille proroghe” che impediva l’esecuzione dovranno adeguarsi alla pronuncia del Consiglio di Stato che ha ribaltato tutto.

Il ribaltone

«La tutela dei creditori non può ritenersi ingiustificatamente sacrificata là dove la normativa in questione ha preveduto, da un lato, uno stanziamento di una posta economica, espressamente destinata a soddisfare i creditori e, dall’altro, al richiamato impegno, per vero serio, degli organi pubblici i quali, mediante l’accantonamento delle somme necessarie alla conclusione dell’avviato procedimento, assegnerà loro, entro i termini stabiliti, il pagamento dei debiti pregressi, dopo che sarà quantificata l’entità di detto debito pregresso. Né a conclusioni diverse conduce poi il rilievo circa il possibile conflitto con la normativa comunitaria, tenuto conto che si tratta, in realtà, di un contrasto solo apparente alla stregua di una valutazione complessiva dell’architettura normativa, nonché delle ragioni ad essa sottese - che sono essenzialmente volte, come puntualmente osservato dalla difesa sanitaria, a sovvenire al deficit di bilancio della sanità calabrese e, dunque, pienamente conforme ai principi indicati nel provvedimento censurato» questo quanto scrivono i giudici amministrativi di secondo grado nei giorni scorsi.

Migliaia di creditori in attesa

È la prima volta dopo la pronuncia del Consiglio di Stato che la vicenda dell’esecuzione dei debiti dell’Asp arriva di nuovo all’esame dei magistrati amministrativi reggini e sul punto la presidente del Tar Caterina Criscenti aveva relazionato in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario pronunciando queste parole: “L’ennesimo blocco per legge delle azioni esecutive questa volta sganciato dalla situazione di emergenza sanitaria è stato esaminato dal Tar Reggio che lo ha ritenuto incompatibile con il diritto dell’Unione europea e, in primo luogo, con il principio dell’effettività della tutela giurisdizionale i cui alla Carta di Nizza». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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