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Reggio, le limitazioni dell’aeroporto frenano l’arrivo di Ryanair

La compagnia low cost, dopo la crisi Alitalia, voleva volare da Reggio

Uno degli aspetti che maggiormente impatta sullo sviluppo dell’aeroporto dello Stretto, come è noto, sono le limitazioni operative. Più volte date per eliminate, di fatto sono ancora lì. Adesso anche Sacal spiega in dettaglio che cosa è successo nell’ultimo periodo e quali sono i possibili scenari.
La fotografia delle difficoltà di superare questi inghippi è tutta riassunta in una parte del bilancio della Sacal che ha esaminato nel dettaglio di tutti gli scali calabresi.
«Nel corso del 2021, si è provveduto ad aggiornare il sito web che consente, ai piloti di aviazione generale, di conseguire l’abilitazione alla familiarizzazione sullo scalo ed alle sue procedure di volo. Come noto, tale necessità deriva dalla categorizzazione C introdotta dall’Autorità circa 20 anni fa». Un provvedimento che di fatto conferma quanto la politica che si è succeduta al governo della città e della regione abbia mentito ai cittadini con gli annunci di un imminente abbattimento delle limitazioni operative nonché con l’arrivo di compagnie low-cost. Compagnie di collegamento a basso costo che effettivamente avevano manifestato l’intenzione di volare da Reggio ma di fatto non vogliono puntare sullo Stretto per i maggiori costi di formazione dei piloti».

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