Duecentomila passeggeri in meno in due anni. Non che prima erano tanti, 364mila nel 2019, ma la pandemia ha abbattuto la tenuta già debole del “Tito Minniti”. Lo certifica la Sacal, società di gestione degli scali calabresi in una parte del bilancio relativo al 2021: «L’Aeroporto di Reggio Calabria è lo scalo che maggiormente ha risentito degli effetti della pandemia e dalla crisi del suo principale operatore Alitalia, a cui è subentrata dal 15 ottobre scorso Ita Airways. Pertanto la capacità di ripresa dello scalo è stata fortemente impattata sia dalle restrizioni operative che dalle vicende di Alitalia, che ha operato nel 2021 con pochi voli, spesso in orari non rispondenti alle reali necessità di mobilità dell’utenza». Finalmente anche Sacal ha ammesso che quei collegamenti non erano rispondenti alle necessità e ai bisogni di mobilità dei reggini.
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