Reggio

Domenica 28 Aprile 2024

Siderno, delitto Ieraci: la famiglia contro l’archiviazione

Vincenzo Ieraci

I familiari di Vincenzo Ieraci, imprenditore di Siderno ucciso in un agguato il 25 agosto 2013 in località Moleti di Ciminà, verosimilmente per un errore di persona, si sono opposti alla richiesta di archiviazione depositata dalla Procura di Locri. L’udienza per discutere sul contenuto dell’opposizione è stata fissata dal gip di Locri Cristina Foti per il prossimo 8 giugno e vedrà la comparizione anche dei due indagati per omicidio. A distanza di circa 9 anni la Procura di piazza Fortugno ha ritenuto che «deve escludersi che nel caso concreto sia stato raggiunto l’inderogabile requisito della “certezza processuale” relativamente alla ricostruzione dello svolgimento dei fatti». Ed ancora oltre si legge: «Non risultano indizi chiari, univoci, precisi e concordanti tali da potere attribuire agli indagati la paternità dei precedenti atti di intimidazione». Ed infine: «Va rilevato che dalle numerose conversazioni captate non sono emersi elementi utili a corroborare la prospettazione accusatoria». Di parere opposto sono i familiari dell’imprenditore Ieraci, all’epoca 53enne, che chiedono, in sintesi, che il gip ordini alla Procura di proseguire le indagini indicando al pm anche il termine per il compimento di esse, valutando la possibilità di sentire alcuni testimoni e approfondire il contenuto dell’attività intercettiva di alcune conversazioni intercorse all’epoca della vicenda delittuosa ritenute dagli investigatori di “notevole spessore”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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