Esattamente 127 anni di carcere, da infliggere a soggetti ritenuti contigui alle cosche di ’ndrangheta operanti a Cittanova e San Giorgio Morgeto. Questa la richiesta fatta dalla DDA di Reggio Calabria nell’ambito del processo con rito ordinario scaturito dall’operazione “Altanum” che si sta svolgendo nelle aule del Tribunale di Palmi. Nello specifico, la pubblica accusa ha chiesto 22 anni e sei mesi di reclusione per Mario Gaetano Agostino, classe ’44; 21 anni per Giuseppe Facchineri, classe ’60; quindi, rispettivamente, 12 anni per i sangiorgesi Michele Raso, classe ’62, Vincenzo Raso, classe ’53, Vincenzo Raffa, classe ’76, Giorgio Raffa, classe ’70, Giuliano Sorbara, classe ’73, Raffaele Sorbara, classe ’69, Tommaso Fazari, classe ’60, tutti accusati di associazione di tipo mafioso. Contestualmente, è stata chiesta l’assoluzione per quattro imputati inizialmente accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si tratta di Veronica Fonte, di 35 anni, nata ad Aosta; Gianluca Cammareri, di 33 anni, nato a Cinquefrondi; Maurizio Napoli, di 50 anni, nato a Taurianova (difeso dall’avvocato Giuseppe Milicia), Michele Fonte, di 59 anni, nato a San Giorgio Morgeto e difeso dall’avvocata Mariella Vizzari. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio