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Psichiatria, l’appello ai vertici dell'Asp di Reggio: «Sbloccare presto l’accreditamento»

I rappresentanti delle cooperative hanno incontrato il nuovo commissario Lucia Di Furia

L’ennesimo appello affinché si arrivi presto all’accreditamento. Ancora una volta i rappresentanti delle cooperative che si occupano dell’assistenza dei disabili mentali spiegano le contraddizioni di un sistema, tutto reggino, che da 30 anni si trascina generando incertezze e precariato, al nuovo commissario che guida l’Azienda sanitaria provinciale. Ancora per l’ennesima volta chiedono una svolta affinché si sblocchi una vertenza che si è lasciata alle spalle cooperative chiuse, posti di lavoro perduti e soprattutto ricoveri bloccati dal 2015. Sono oltre 100 i pazienti spostati altrove che aspettano. Per quanto ancora e soprattutto perché?
Lucia Di Furia il nuovo commissario dell’Asp ha ascoltato le rivendicazioni di chi ha dedicato la sua vita professionale al servizio e ha ribadito l’impegno affinché la vicenda possa trovare, al più presto, questo l’auspicio, una soluzione che passa solo dall’accreditamento. Prima di lei ci hanno provato in tanti. Ma anche quando la situazione sembra ad un passo dalla soluzione poi si arena per l’ennesima volta nelle paludi della burocrazia. E intanto? In questi anni sono stati centinaia i pazienti spostati nelle Asp degli altri territori, per via dei ricoveri bloccati, con quello che comporta, per una persona che vive la malattia mentale allontanarsi in maniera improvvisa dagli affetti, dai luoghi, dalle cose a cui sono legati. E poi c’è l’odissea dei lavoratori che vivono sempre senza certezze, “temprati” dal duro allenamento di non sapere mai quando potranno ricevere lo stipendio.

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